La tecnologia automotive Bosch sulla «verde» eBike

L’impegno della multinazionale tedesca per la mobilità e il trasporto sostenibile vengono sottolineati da una speciale bicicletta con supporto elettrico. Vediamo come funziona.

Tratto da www.ilgiornale.it

Per chi è in sella a una bicicletta, diretto al lavoro o per una gita fuori porta, grazie alla tecnologia Bosch, raggiungere la meta, qualunque essa sia, non è mai stato così piacevole. Il cuore del sistema eBike di Bosch è composto da un motore elettrico con elevate prestazioni, unito a una centralina e a dei sensori. Questi ultimi monitorano la velocità di percorrenza, la frequenza, l’intensità della pedalata e, in base alla rilevazione, calcolano la forza con la quale il motore elettrico deve sostenerla. Infatti, a seconda del livello di supporto selezionato (Eco, Tour, Sport e Speed), l’elettronica Bosch risponde intuitivamente alle necessità del ciclista, non solo sostituendosi alla pedalata, ma assistendola e entrando in funzione in base allo sforzo muscolare, alla pendenza e alle sollecitazioni rilevate.
Il sistema Drive Unit non solo si adatta rapidamente alle necessità del ciclista, ma lo fa silenziosamente mantenendo alte le prestazioni. Dal design elegante, il sistema Drive Unite può essere integrato senza alcun bisogno di modificare l’interasse. E’ posizionato nel mezzo del telaio, la bicicletta ha così un basso centro di gravità e quindi più stabilità.
Tre sensori misurano la velocità, la frequenza e l’intensità di pedalata, analizzando fino a 200 volte al secondo, le intenzioni del guidatore, permettendo così di calcolare il supporto richiesto dal motore. Un esempio concreto: se improvvisamente si alza un forte vento contrario, il ciclista è costretto a pedalare con più vigore e fatica per mantenere la stessa andatura. I sensori reagiscono a questi segnali di sforzo comunicandolo alla centralina e di conseguenza il motore aumenta l’energia per mantenere costante la velocità e allentare la tensione. Il supporto elettrico consente di raggiungere fino a 25 Km/h di velocità massima, questo perché altrimenti l’eBike non sarebbe riconosciuta per legge come bicicletta e per guidarla occorrerebbero casco, patente e assicurazione. Infine, il sistema può essere utilizzato anche montando il seggiolino per i bambini, o con un piccolo traino al seguito, per pedalare in libertà, agilmente e senza fatica.

Risposta di BiciCaffe:

Ma che grande novità!

Basta che qualcosa venga dall’estero e fa subito notizia!
Perchè nessuno dice che in Italia c’è un’azienda che utilizza la tecnologia adottata da Bosch, la “Drive Unit” già dal 2000?

Eppure GreenLine Mobility (GLM) di Verona lavora con tutta Europa ed ha fornito mezzi e consulenza alla Provincia di Torino, al Comune di Cavalese, al Comune di Avigliana, al Comune di Verona, a quello di Jesi, alla provincia di Bologna, ad aziende romane ecc. ecc.

Nonostante GLM sia una delle aziende più fornite e competenti in Europa e la prima nata in Italia… nessuno ne parla e GLM continua il suo operato in sordina.

Per dovere di cronaca però è giusto dire che per vedere l’ “innovazione” sulle bici elettriche non serve aspettare, anzi si è in ritardo perché da oltre 7 anni, a Verona si possono vedere, provare ed acquistare delle super tecnologiche biciclette a pedalata assistita. Per maggiori informazioni basta digitare BiciCaffe su qualsiasi motore di ricerca.

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